L'altra sera tornavo da far formazione e dato che il sole era ancora alto nel cielo, anzichè prendere l'autostrada ho deciso di fare il viale a mare.
Me la sono presa comoda e come un turista mi sono goduto il sole che tramontava proprio davanti a me, sulla mia sinistra, direttamente sul mare.
Passando da Lido di Camaiore e poi transitando per Marina di Pietrasanta e Forte dei Marmi, ho subito notato le aiuole pulite, l'erba tagliata di recente, i bordi delle strade lindi e puliti.
Insomma, sembrava di essere in Svizzera, con la sola differenza del mare.
Arrivato al semaforo con il Cinquale (da una parte siamo ancora nel comune di Forte dei Marmi, dall'altra siamo già in quello di Montignoso), il paesaggio mutava: si cominciavano a notare le prime cartacce sui bordi della strada.
Dai Ronchi a Marina di Massa il tratto e breve, e più mi avvicinavo a casa (abito a Marina di Carrara), più il panorama diventava desolante.
Sui marciapiedi accanto al viale a mare e ai bordi dello stesso, facevano bella vista cartacce, sacchetti, lattine di coca cola, pacchetti di sigarette, e altro ancora (ad essere sincero, un pò meno nel centro di Marina di Massa).
Arrivo e percorro la via dei campeggi in località Partaccia e le "schifezze" ai bordi della strada sono ancora più evidenti (spuntano come funghi le bottiglie vuote di birra).
Avvilito dallo squallido paesaggio, sbuco sul viale a mare di Marina di Carrara e transito davanti al porto, ma lo scenario non cambia di molto: qualche cartaccia e lattina di meno, ma la pulizia stile Svizzera di Lido di Camaiore & Company è ben lontana.
Allora mi domando: ma se al mio posto ci fosse stato un normale turista, che cosa avrebbe pensato della nostra zona?
E' questo il biglietto da visita che diamo ai turisti?
Se sì, è inutile parlare di marketing, prima puliamo le strade e solamente dopo, pensiamo a come farlo.
Approfitto per mandare un doppio invito:
1. agli amici operatori ecologici: vi prego, metteteci un pizzico di impegno maggiore e pulite meglio!
2. ai cittadini delle località incriminate: vi prego, siate più civili e buttate carte e lattine negli appositi cestini.
Giancarlo Fornei
Me la sono presa comoda e come un turista mi sono goduto il sole che tramontava proprio davanti a me, sulla mia sinistra, direttamente sul mare.
Passando da Lido di Camaiore e poi transitando per Marina di Pietrasanta e Forte dei Marmi, ho subito notato le aiuole pulite, l'erba tagliata di recente, i bordi delle strade lindi e puliti.
Insomma, sembrava di essere in Svizzera, con la sola differenza del mare.
Arrivato al semaforo con il Cinquale (da una parte siamo ancora nel comune di Forte dei Marmi, dall'altra siamo già in quello di Montignoso), il paesaggio mutava: si cominciavano a notare le prime cartacce sui bordi della strada.
Dai Ronchi a Marina di Massa il tratto e breve, e più mi avvicinavo a casa (abito a Marina di Carrara), più il panorama diventava desolante.
Sui marciapiedi accanto al viale a mare e ai bordi dello stesso, facevano bella vista cartacce, sacchetti, lattine di coca cola, pacchetti di sigarette, e altro ancora (ad essere sincero, un pò meno nel centro di Marina di Massa).
Arrivo e percorro la via dei campeggi in località Partaccia e le "schifezze" ai bordi della strada sono ancora più evidenti (spuntano come funghi le bottiglie vuote di birra).
Avvilito dallo squallido paesaggio, sbuco sul viale a mare di Marina di Carrara e transito davanti al porto, ma lo scenario non cambia di molto: qualche cartaccia e lattina di meno, ma la pulizia stile Svizzera di Lido di Camaiore & Company è ben lontana.
Allora mi domando: ma se al mio posto ci fosse stato un normale turista, che cosa avrebbe pensato della nostra zona?
E' questo il biglietto da visita che diamo ai turisti?
Se sì, è inutile parlare di marketing, prima puliamo le strade e solamente dopo, pensiamo a come farlo.
Approfitto per mandare un doppio invito:
1. agli amici operatori ecologici: vi prego, metteteci un pizzico di impegno maggiore e pulite meglio!
2. ai cittadini delle località incriminate: vi prego, siate più civili e buttate carte e lattine negli appositi cestini.
Giancarlo Fornei
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