Che tristezza vedere questo governo dei tecnici all'opera.
Doveva e poteva tagliare la spesa pubblica, eliminare sprechi e privilegi vari.
Doveva e poteva obbligare il Parlamento a ridursi lo stipendio (senza fare vergognosamente finta).
Dove e poteva obbligare, sempre il Parlamento, a tagliare il numero dei parlamentari.
Doveva e poteva rilanciare l'Italia e la sua economia.
Doveva e poteva, ma in realtà, non ha fatto nulla di tutto questo.
In compenso ha aumentato a dismisura le tasse (tra imu e addizionali irpef è in arrivo una vera stangata).
Ha colpito i soliti noti: lavoratori dipendenti, pensionati, piccoli imprenditori e professionisti, artigiani.
Ha fatto una riforma del lavoro che non porterà un solo posto di lavoro in più, perché quando gli imprenditori capiranno che licenziare adesso è ancora più difficile e, nel caso del licenziamento economico, addirittura impossibile per gli alti costi, si guarderanno bene dall'assumere nuove persone.
In compenso, ha alzato i contributi a tutti quei giovani che hanno un contratto precario.
Da più parti arrivano segnali che non se ne può più, se continua così, l'Italia imploderà prima della fine dell'estate.
Altro che rilancio dell'economia.
Giancarlo Fornei
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