Il lavoro? Lo si trova con le competenze specifiche...

Si parla tanto di disoccupazione giovanile in Italia ed è vero, ma sarebbe più giusto sottolineare che il problema dei giovani senza lavoro è comune a tutti i grandi paesi d'Europa.

Insomma, il problema è globale e serve uno sforzo congiunto di tutti i Governi Europei per uscirne fuori.

Nel frattempo, è bene ricordare che il lavoro, in Italia c'è.

Se ne parla poco, ma i posti vacanti sono tanti e sono in costante aumento.

Il problema nel problema è che manca la qualificazione che le aziende richiedono.

Tutti vogliono fare i medici, i professori o gli avvocati (o comunque solo quello per cui hanno studiato), ma in Italia mancano le persone con competenze specifiche, soprattutto nei settori artigianali di elevata qualità, dove non si trova personale neppure a pagarlo oro.

Allora diciamoci la verità: il lavoro in Italia c'è, solo che bisogna rimboccarsi le maniche e sporcarsi le mani.

I giovani devono capire che si va verso un'epoca in cui sarà premiato il merito, la produttività e l'efficienza.

In un mercato del lavoro dove, che ci piaccia o meno, certe competenze specifiche sono più importanti di tante inutili lauree.

I pasticceri sono ricercatissimi; i fornai non si trovano. Per non parlare dei cuochi, dei falegnami e dei sarti.

Ma questi sono tutti lavori "pesanti" come orari e in cui bisogna sporcarsi le mani...

Diciamo apertamente, poi, che molti giovani vorrebbero il lavoro sotto casa...

Sarò anche cattivo, ma che non mi si venga a dire che il lavoro manca. Manca la voglia, in molti giovani di oggi, di lavorare.

Questa sì, che manca.

Perché se uno avesse veramente voglia di lavorare, troverebbe più di un'occasione.

Magari non il lavoro della propria vita, ma intanto, potrebbe cominciare a rimboccarsi le maniche e più avanti, chissà...

Quindi, smettiamo di cadere nel solito provincialismo e adattiamoci un pò di più alla realtà che stiamo vivendo.

Giancarlo Fornei

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