Carrara (MS)
Dallo Stato deve avere quasi 1 milione, però si è ritrovato davanti al giudice del tribunale perché ha omesso di pagare l'Iva.
E, siccome la cifra evasa supera le fatidiche 103mila euro, è scattata anche la denuncia penale.
Soldi che si sono 'congelati' e che hanno raggiunto una cifra elevatissima, quasi 1 milione di euro.
E, così l'Azienda si è trovata un po' in difficoltà di fronte a ritardi paurosi e non ha potuto versare l'Iva per consentire il pagamento degli stipendi e dei contributi degli operai.
Non è ammessa la compensazione, in questo caso, tra crediti e debiti con lo Stato e, l'artigiano ha dovuto fare i conti con una burocrazia che lo ha danneggiato.
Il legale dell'artigiano, ha pronta una voluminosa documentazione che produrrà al giudice, per dimostrare, una sorta di stato di necessità in cui si è trovato il suo assistito, impossibilitato a versare l'Iva, relativa ad una sola annata.
Fonte: La Nazione, 7 maggio 2014
Dallo Stato deve avere quasi 1 milione, però si è ritrovato davanti al giudice del tribunale perché ha omesso di pagare l'Iva.
E, siccome la cifra evasa supera le fatidiche 103mila euro, è scattata anche la denuncia penale.
E' una vicenda che rasenta il paradosso, quella che coinvolge un artigiano carrarese, che da anni attende il pagamento di fatture per lavori svolti a beneficio di enti pubblici e statali.
Soldi che si sono 'congelati' e che hanno raggiunto una cifra elevatissima, quasi 1 milione di euro.E, così l'Azienda si è trovata un po' in difficoltà di fronte a ritardi paurosi e non ha potuto versare l'Iva per consentire il pagamento degli stipendi e dei contributi degli operai.
Non è ammessa la compensazione, in questo caso, tra crediti e debiti con lo Stato e, l'artigiano ha dovuto fare i conti con una burocrazia che lo ha danneggiato.
Il legale dell'artigiano, ha pronta una voluminosa documentazione che produrrà al giudice, per dimostrare, una sorta di stato di necessità in cui si è trovato il suo assistito, impossibilitato a versare l'Iva, relativa ad una sola annata.
Fonte: La Nazione, 7 maggio 2014
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