Un Grido di Allarme! Lettera aperta agli esponenti delle opposizioni a Carrara e al Governo...

Sono un coach e un formatore motivazionale, libero professionista, sempre in giro per l'Italia (dove mi sciroppo chilometri e chilometri in treno da una parte all’altra della Toscana e dell’Italia, poiché a Carrara il lavoro non esiste e si fa la fame).

Che fa sempre ritorno nella sua città, che ama. Ma dove però comincio a pensare di avere la sfortuna di abitare.

Ieri ho dato una scorsa alle nuove tabelle della Tares a Carrara, spinto anche da un’email di Angelo Dell'amico, caro amico di vecchia data, con pizzeria a Marina di Carrara, che annunciava la chiusura della sua attività se fossero rimaste tali.
Ammetto che all'inizio pensavo che Angelo esagerasse un pò (l'aumento che descriveva mi sembrava esageratamente alto, quasi irrealistico), poi, dopo aver confrontato le tabelle della Tares tra Carrara e Massa, sono rimasto senza parole.
Non volevo credere a quello che avevo letto.
Ma ditemi, il Governo Nazionale non si rende conto che in questo modo crollerà ancor di più l'economia?
E l'Amministrazione di Carrara, applicando al massimo le tariffe, non capisce che chiuderanno a iosa attività commerciali o, nella migliore delle ipotesi, molti emigreranno nella vicino Massa?
Io ho studio professionale a casa e sono curioso di vedere di quanto sarà l'aumento, dopo di ché, se l'aumento fosse pazzo e irrealistico come nel caso del mio sfortunato amico Angelo, lo chiuderò definitivamente (anche perché non lo uso mai ).
Magari chiudendo contemporaneamente anche la partita Iva, così il Comune di Carrara prima e lo Stato Italiano dopo, non incasseranno da me più neppure un centesimo.
E cosa dire del fatto che abito da oltre venticinque anni a Marina di Carrara, nell’appartamento di proprietà di mia suocera che, povera donna, mi ha generosamente concesso in comodato d’uso, senza chiedere un euro di affitto, ma che il Comune di Carrara non riconosce più come comodato d’uso e considera, invece, come seconda casa?
Hai idea dell’ICI salatissima che ci ha pagato sopra, nonostante sia pensionata e noi vi abitiamo, realmente e regolarmente, da ben venticinque anni?
Carrara ha dei problemi di bilancio?
Bene, pongo due banali domande:
* Perché il Comune non comincia a far pagare il passo carrabile a chi non lo paga? Solamente a Marina di Carrara ci saranno almeno un centinaio di abitazioni con macchine parcheggiate all’interno e regolare evasione del passo carrabile.
Seppur poca, sarebbe una cifra che entrerebbe nelle casse cittadine, oltre a non far sentire chi paga il passo carrabile, cittadino di serie B, o “scemo” del villaggio;
* E perché i vigili non fanno il giro delle seconde case (quelle vere), affittate d’estate “regolarmente” a nero? Tutti sanno che ci sono e dove sono, ma nessuno fa nulla.
Troppo poche le somme che si possono recuperare? Può darsi, ma intanto facciamolo e poi vediamo.
Come esponenti delle opposizioni v’invito a fare la vostra battaglia in Comune e nelle Istituzioni per salvaguardare i cittadini onesti che pagano le tasse per dei servizi che non esistono e gli imprenditori che vogliono "fare", ma che sono vessati da tasse e da burocrazia.
Mi appello a Voi, prima che a Carrara e in Italia tutta, scoppi qualcosa di terribile e, la gente, disperata, scenda in strada con il forcone.
A lanciarvi questo grido di allarme non è un sovversivo di destra o di sinistra, ma un coach che predica il pensiero positivo e invita le persone, nei suoi seminari/corsi, a rimboccarsi le maniche e darsi da fare, smettendola di lamentarsi.
Continuo ancora a pensare che possiamo farcela.
Continuo ancora a pensare in positivo.
Continuo ancora a motivare i giovani e le persone con cui entro in contatto…
Ma comincio a essere stanco:
* Stanco di una pressione fiscale fuori da ogni ragionevole logica, che uccide ogni forma di attività imprenditoriale;
* Stanco delle cartelle di Equitalia che immancabilmente arrivano sempre ai soliti piccoli imprenditori, liberi professionisti e artigiani (MAI che i grandi evasori siano pizzicati e paghino, realmente, per il danno che creano all’erario);
* Stanco della burocrazia che uccide il nostro bel paese;
* Stanco della disuguaglianza che c’è nel paese: tra pensionati che muoiono di fame e politici che siedono in parlamento un solo giorno e ricevono pensioni cinque/sei volte maggiori della minima (uno schiaffo in faccia alla povera gente);
* Stanco della politica e dei politici italiani, distanti dalla realtà della gente comune che non ce la fa più ad andare avanti, mentre loro, i politici, sembra abitino sulla Luna e continuano a occuparsi di tutto, fuorché dei problemi reali dei cittadini.
Sono stanco, amareggiato e deluso.
E quando quelli come me, o come il mio amico Angelo Dell’Amico, che alza la saracinesca della sua pizzeria ogni giorno, sono stanchi... bisogna cominciare a preoccuparsi.
 
Cordialmente
Giancarlo Fornei
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