Caro Di Pietro, permettimi di farti notare che con l'Ilva di Taranto stai sbagliando.
Con tutto il rispetto per il giudice, non mi è sembrato molto "intelligente" la richiesta di chiusura che ha emesso.
Certo, con la vita delle persone non si scherza e sono dell'avviso anch'io che quell'azienda debba essere bonificata.
Ma chiuderla, mi sembra un grande errore e non cambia la sostanza se è un giudice a chiederlo (mica sono immuni da errori)!
Andrebbero salvaguardate tutte e due le cose: l'occupazione e la salute.
Come farlo?
Non certamente chiudendo l'azienda e mettendo sulla strada migliaia di lavoratori.
Non sono un esperto di diritto (e potrei dire una cavolata), ma il giudice potrebbe bloccare tutti i patrimoni della famiglia Riva e legarne lo sblocco unicamente a bonifica avvenuta.
In questo modo sono certo che pur di rientrare in possesso dei propri soldi, la famiglia Riva si appresterebbe a fare quello che giustamente, il giudice richiede.
Insomma, concordo pienamente con le motivazioni del giudice, ma a mio avviso è sbagliata la strategia.
Il sequestro dei beni della famiglia Riva non si può fare?
Bhe, facciamolo ugualmente e diamo un segnale forte a chi inquina in Italia.
Scommettiamo che in 1 anno bonificano l'Ilva?
Giancarlo Fornei
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