Sono rimasto inorridito ad ascoltare il sottosegretario Polito che parlava di tagli al 10% dei dipendenti pubblici e al 20% dei dirigenti.
Ritengo che in un momento di crisi come questa, tagliare i posti di lavoro e mettere in mobilità o prepensionare le persone, mi sembra da irresponsabili.
Concordo sul fatto che ci sono molti sprechi nel settore pubblico e i dipendenti siano in eccesso.
Ma non capisco come mai non si cominci con il tagliare i "veri" sprechi e si voglia fare altra macelleria sociale.
Lo stesso responsabile economico del Pd Fassina, mi è sembrato in totale disaccordo ed ha chiaramente detto che, andando avanti di questo passo, aumenterà la disoccupazione e il debito pubblico, paradossalmente, non calerà.
Di Pietro ha fatto notare che la Corte dei Conti ha quantificato in ben 75 miliardi il costo della corruzione, suggerendo che è lì che bisogna tagliare e recuperare i soldi che servono.
Concordo pienamente con lui e non comprendo perché questo governo di super "cervelli", anzichè lavorare in quella direzione, si ostini a tagliare la spesa pubblica in maniera lineare.
Per una volta mi trovo in sintonia con i sindacati e con il buon Fassina.
Caro Monti, ascoltali, poichè ho la sensazione che i tuoi tagli faranno più danni che bene.
Ma la politica, non la taglia mai nessuno?
Le Province?
Il numero di deputati e senatori
Gli sprechi del Quirinale?
I super vitalizi?
Le pensioni d'oro?
Giancarlo Fornei
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