L'Italia, come al solito è divisa in due:
1) Un Centro-Nord (Toscana compresa), in cui si fa la raccolta differenziata, con punte massime dell'86,4% a Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno.
2) Un Centro-Sud, dove la raccolta differenziata è ancora largamente un tabù (tranne per il comune di Salerno, forte del suo 71% e pochi altri) - con punte minime a Napoli, dove non si arriva neppure al 18%.
Una gestione dei rifiuti vista come un problema, con situazioni particolarmente tragiche, come quella della città partenopea, in perenne emergenza.
Secondo l'Istat, le migliori performace in raccolta differenziata si registrano a Pordenone, Novara e Carbonia. Mentre esempi in negativo arrivano da tre capoluoghi siciliani: Messina, Siracusa ed Enna.
Ma la domanda è: Perchè questa netta differenza tra Nord e Sud?
Non me ne vogliano gli amici campani e del Sud in genere, ma personalmente credo che i motivi siano almeno tre:
1) Incapacità e incompetenza in una buona percentuale di amministratori locali.
2) Scarsa propensione alla raccolta differenziata da parte di una larga percentuale di popolazione, mai educata a riciclare.
3) Interessi corporativi ad impedire sistematicamente la costruzione di termovalorizzatori: tutti li vogliono, purchè nel giardino di altri.
Mettiamo mano a questi tre problemi e forse, avremo aiutato il Sud a risolvere l'emergenza rifiuti.
Giancarlo Fornei
Dati Istat 2011
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