Troppi ritardi, Ikea lascia Pisa

La burocrazia Italiana colpisce ancora...

A Vecchiano, in provincia di Pisa, IKEA si è arresa alla burocrazia italiana e dopo aver atteso ben 6 anni dalla presentazione di un progetto per la realizazione di un centro in quel comune, che avrebbe portato centinaia di posti di lavoro, ha deciso di cancellare l'investimento.

Ripeto: centinaia di posti in un momento di crsi economica come questa.

IKEA ha detto basta a Vecchiano e onestamente, come gli si può dar torto.

IKEA ha detto basta a 6 anni di lungaggini burocatriche, basta ai continui tentennamenti di un'amministrazione dell'area pisana che ha storto il naso di fronte alle centinaia di posti di lavoro offerti, alle garanzie ricevute e pensa, a ben quattro diversi progetti presentati dal colosso svedese per andare incontro alle richieste della giunta.

L'ennesimo caso di burocrazia in Italia, l'ennesima dimostrazione di come allontaniamo i capitali stranieri.

Poi ci chiediamo perché gli imprenditori stranieri non vengono più ad investire in Italia: eccola, la risposta.

Siamo inaffidabili!

Troppo ottusi i politici.
Troppa burocrazia in Italia.

Di questo passo, non riusciremo mai più a recuperare il terreno perduto e quanto meno, a tornare competitivi in Europa e nel mondo.

Giancarlo Fornei
Fonte della notizia: La Nazione - Martedì 17 Maggio 2011

Commenti

  1. dipende dai punti di vista, il mio per esempio e' quello che gli amministratori di un comune o territorio devono pensare a conciliare il tutto con le esigenze del territorio e la volonta' dei cittadini non vendersi al primo paperone italiano o no che impone la sua legge con i capitali aprendo mega strutture che creano si posti di lavoro, ma altrettanti o quasi ne distruggono, andando poi ad investire i guadagni chi sa' dove.
    i 40 ettari imposti a vecchiano e il non aver mai preso in considerazione i 12 che vecchiano metteva a disposizione e l'aver accettato di aprire a pisa su 10 ettari la dice lunga.

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  2. Caro Fabio,
    io mi limito a commentare le notizie ed è fuori discussione che, almeno per me (ma non sono solo), la burocrazia italiana ha fatto un'altra vittima...

    Ad ogni modo, rispetto sempre il punto di vista degli altri, anche il tuo...

    un abbraccio

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  3. Ciao Giancarlo
    pieno rispetto anche io delle opinioni e ragioni degli altri,magari quando un argomento mi interessa lo seguo da fonti diverse sia locali che nazionali e poi traggo le mie conclusioni.
    http://www.lavocedelserchio.it/vediarticolo.php?id=12845&page=0&t_a=su-ikea-la-comunita-europea-risponde-alla-lettera-di-cerri-e-meini
    saluti cordiali

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