Se lavori all'ispettorato del lavoro, puoi fare la spesa nell'orario di lavoro...

E' quello che deve aver pensato un'impiegata dell'Ispettorato del Lavoro di Pistoia, che usciva e rientrava nel suo orario di lavoro - stando fuori anche un'ora - senza timbrare il cartellino e senza chiedere alcun permesso.

Ma dopo l'arrivo in Procura di un esposto, la donna è stata pedinata dai carabineri per mesi e l'hanno beccata in parecchie "fughe" dall'ufficio.

In Tribunale, l'impiegata non ha negato quanto le veniva contestato, ma si è difesa dicendo che era una prassi comune quella di assentarsi dall'ufficio durante l'orario di lavoro.

Alla faccia dei molti Italiani, onesti, che svolgono al meglio il loro lavoro e per tutta la durata dell'orario.

Ad ogni modo, il giudice non ha creduto alla sua tesi e l'ha condannata a un anno per truffa allo stato.

La signora è stata sospesa dal lavoro ed è attualmente a casa con lo stipendio decurtato.

L'ennesima scansafatiche, che approfittando di un posto pubblico, pensa di fare i propri porci comodi alle spalle degli Italiani.

Ma questa volta, la giustizia Italiana ha fatto il suo dovere. Al Giudice (che tra l'altro era una donna), il mio personale plauso.

Quando leggo notizie di questo genere, mi arrabbio molto e penso a tutti gli scansafatiche che ci sono nei vari Enti Pubblici.

Ma avendo fatto formazione con molte Istituzioni Pubbliche, mi rilasso, perché so per esperienza diretta, che fortunatamente sono solo una minoranza.

Una minoranza, purtroppo, che attira l'attenzione dell'opinione pubblica su di sè, finendo per rafforzare ancor di più il luogo comune: "dipendenti pubblici = a scansafatiche".

A tutti quei dipendenti pubblici che ogni giorno fanno il loro lavoro, con professionalità e impegno, offro un consiglio: denunciate queste persone, prendetene le distanze.

Perché se non lo fate, finirete anche Voi nel luogo comune di cui sopra.

Giancarlo Fornei

Fonte della notizia: La Nazione del 30 dicembre 2010

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