Caro Presidente Berlusconi, adesso si rimbocchi nuovamente le maniche...

Caro Presidente Berlusconi,
sono da sempre un Suo estimatore, ex fondatore di un Club di Forza Italia e, naturalmente, milanista doc.

Sono con Lei su molte cose, l'ho votata in passato e la voterò anche in futuro, ma mi permetta di farle notare il mio profondo disappunto.

Pur non appartenendo ai disfattisti, che vedono nero in ogni cosa (sono un coach e un formatore motivazionale, come potrei essere negativo), sono comunque realista e devo riconoscere che il sistema Italia stenta a decollare.

Negli ultimi mesi Lei ha fatto a "gara personale" con un certo Fini, dimenticandosi dei problemi reali del paese.

Adesso che ha vinto questa gara, battendo il suo ex delfino (che tra l'altro mi è pure antipatico), mi chiedo:

quand'è che riprenderà ad occuparsi dei problemi reali del paese?

Quand'è che ricomincerà a lavorare per far crescere l'economia?

Non Le nascondo un pizzico di delusione per il Suo comportamento "latitante" del recente passato.

Lei mi è simpatico, caro Presidente, e sono disposto a perdonarle tutte le battute infelici dell'ultimo periodo e tutte le "promesse" che in qualche modo, sono state disattese, purché adesso ricominci a fare sul serio.

Sa perché mi piace, caro Presidente?

Perché Lei è un uomo del fare! Lo è sempre stato, prima di scendere in politica ed anche dopo la sua scesa. Tranne che nel recente passato (purtroppo).

Torni quanto prima ad esserlo. Esca dai giochini della politica "politichese" e torni ad essere un uomo del fare.

Un Presidente coraggioso che ascolta la protesta degli studenti (non tutte, ma qualche ragione l'hanno anche loro), parlandoci in prima persona.

Che fa propri i suggerimenti intelligenti dell'opposizione (senza bocciarli a priore).

Che dopo aver ascoltato tutti, decide e fa delle scelte. Agendo in prima persona, per il bene del nostro meraviglioso paese.

Caro Presidente Berlusconi, forse non leggerà mai le pagine di questo blog e sicuramente ha uno staff di marketing politico di primo livello, ma da semplice "coach", mi permetta ugualmente di darle un banale consiglio:

non sottovaluti il malessere dei molti berlusconiani (come me) che l'hanno sempre appoggiata e votata. Perché posso garantirle che ci sono molti delusi.

E i delusi, cambiano anche idea.

Passi un Sereno Natale, con la speranza che il 2011 la veda nuovamente protagonista del fare e dell'agire.

Con sincero affetto, un Suo devoto (ma critico) sostenitore.

Giancarlo Fornei

Commenti

  1. che dire? il punto è proprio questo: lui "fa"; ma nulla per il paese; nel 2001 aveva promesso 1 milione di posti di lavoro in più; ora siamo ad 1 milione di posti di lavoro in meno addirittura; ed ha ancora il coraggio di dire che "va tutto bene"; qui diventa quindi una questione di fiducia, serietà e professionalità; cose che ormai sta dimostrando di non avere da tempo

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  2. Scusa, ti ho seguito fino ad ora ma dopo questo articolo penso che tu non abbia più credibilità.
    Dire ho votato Berlusconi e continuerò a votarlo dopo 38 leggi ad personam, dopo un conflitto d'interessi mostruoso che non ha eguali nel mondo se non in Nord Corea, che gli permette di vincere perché ha lavato, in modo scientifico, il cervello agli italiani, te compreso. Dire l'uomo del fare quando non ha fatto una sola legge a favore degli italiani è veramente fuori dal mondo. Invece di leggere Libero, il Giornale e vedere Fede o Minzolini, leggi qualche giorno il Fatto Quotidiano e se puoi confuta le notizie che parlano del tuo mito. Con dispiacere.
    Paolo

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  3. caro Alenis,
    sono arrabbiato quanto te, per molte promesse fatte e non mantenute, ma soprattutto, io sono arrabbiato perché si è perso del tempo e fatto poco...

    ma dare la colpa a Berlusconi della perdita di 1 milione di posti di lavoro, con la congiuntura internazionale di adesso, mi sembra esagerato...

    no, amico mio, diciamo che avrebbe potuto fare molto, ma molto di più...

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  4. caro Paolo,
    puoi dissentire quanto vuoi, è lecito e giusto, ma mi spieghi perchè se non la penso come te io perderei la mia credibilità?

    non basta essere critici, bisogna genoflettersi?è questo il senso di tolleranza del popolo della sinistra?

    questo è il problema dell'Italia di oggi: la mancanza di tolleranza! e tu, con il tuo commento, lo stai dimostrando...

    ps
    come vedi, io sono più tollerante di te e non lo cancello

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  5. Caro Giancarlo, credo che l'insuperabile (questo è l'aggettivo che oggettivamente merita in campo imprenditoriale e della comunicazione) Silvio, in politica non possa che essere etichetatato con un altro:

    inadatto.

    Al di là di qualunque credo politico, di qualunque polemica, è troppo coinvolto ed interessato a livello personale da tutto ciò che in veste di Presidente del Consiglio si trova a maneggiare: Leggi, pubblicità, televisione, notizie, appalti....

    E comunque, vista la questione da sinistra non ho ancora capito il crimine di Fini, e tutto è cominciato da lì. Forse lesa maestà?

    In merito invece alla tua mail di presentazione, benvenga la volgia ed il desiderio di parlare con persone che la pensano diversamente. Troppo spesso ci accomodiamo e ci rifugiamo in sterili scambi di opinioni con persone che la pensano esattamente come noi. Sotto questo aspetto, in Italia, abbiamo preso una brutta deriva. Ci si scontra enon ci si confronta....

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  6. Giancarlo, a parte la crisi attuale, la perdita di così tanti posti di lavoro è iniziata nel 2001; fossero state fatte delle altre scelte politiche ora le cose sarebbero un po' diverse; ricordo, nel 2005, i manifesti elettorali in cui egli scriveva "va tutto bene; non date retta alla sinistra", quando già vedevo un forte declino economico; tale declino derivante anche da altre cause: il modello economico ormai saturo che va rivisto e per questo sono necessarie menti eccellenti; già in Francia stanno cercando di lavorarci sopra.

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  7. Andrea: Giancarlo non perde credibilità per me; conosco persone intelligenti correttissime e coerenti che ancora credono in Berlusconi ( anche perchè sull'altra sponda non è che ci sia chissà cosa ) ; comunque rischia di perderla per molti altri; questo è vero. E per un motivo semplice: dimostra di fidarsi di una persona che, pur avendo delle reali e concrete capacità politiche, ha mostrato a molti, incoerenza.

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